Ritorna in chiesa. In essa si trovavano 131 persone, tra le quali il sacerdote ex parroco Lorenzo Denna, ed il sacerdote Ambrogio Decio. Il Denna accoglie(55) il Bocciolini, e coll'ajuto di altri lo sveste, rincorandolo, e siccome dalla ferita veniva una quantità di sangue ed il misero non poteva reggere al dolore, essendo il braccio rotto, si procurarono subito delle bende e de' panni, e lavando la ferita si procurò di medicarla alla meglio. Il sig. Prevosto apprestò tutto l'occorrente per allestire un letto sul quale si fece coricare, aspettando che si aprissero i passi per farlo trasportare allo Spedale. Si pensò infatti di parlare da una finestra della chiesa al casermiere, che mandò un chirurgo con un ufficiale; sfasciò il braccio, e ponendo sulla ferita alcune filacce, partirono dicendo, che appena fosse stato possibile l'avrebbero tradotto all'Ospitale, ciò che non venne eseguito se non verso le ore 4 pomeridiane.
Partiti il chirurgo e l'ufficiale, indi a poco s'udirono varj colpi di fucile contro la chiesa e lo scoppio di due bombe, pel quale andarono a un tratto in pezzi i vetri dei finestroni. Tutti rimasero istupiditi credendosi perduti, ma dopo alcun tempo data calma al timore, s'incominciò a proporre il modo di alimentare quelle persone mentre erano la maggior parte digiune. Il sig. Prevosto, il Denna ed il Decio deliberarono di chiamare da una finestra della casa parrocchiale verso i giardini, gli abitanti della vicina casa, i quali uditi dal vicino fornajo cominciarono a fornire di pane, che venne distribuito a quegli infelici schierati in mezzo alla chiesa, ed in tal modo si continuò fino alle ore 4 pomeridiane, nel qual tempo essendosi spiegato un momento propizio, tutti sen corsero alle loro case a consolare i proprj parenti.
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