Per questa sera m'aspetto qualche altro gran guazzabuglio; e se accade qualche cosa domani scriverò.
Il tuo reggimento e il battaglione di Brodiani hanno una bellissima presenza; anche Windischgrätz è bello, e gli uomini che io vidi hanno buonissime cavalcature. Sento in questo punto che fra un'ora incomincia l'inscrizione della Guardia Civica, dove vi saranno certamente delle liti per la preminenza; alcuni dicono che in questa circostanza si benediranno le bandiere, naturalmente tricolori, al che assisterà anche il Vicerè! E ciò accade in una città di provincia austriaca!
Ranieri.
Caro Ernesto!
Verona, 20 marzo 1848.
Ti sovviene degli scritti che ti spedii già a Lodi e delle descrizioni che contenevano dell'esercitarsi che facevano le persone, della introduzione delle armi, ecc.; ora finalmente crederà la Polizia che queste deposizioni lasciate completamente inconsiderate erano vere, ma troppo tardi. Ora tutto è finito, e noi dobbiamo la conservazione della città di Milano per la monarchia solo all'avvedutezza del F. M.(63) ed al valore delle truppe. Il capitano Huyn passò da questa città andando come corriere a Vienna. Era stato in Castello, aveva uditi i rapporti, ed alla sua partenza (alle undici della sera del 18) aveva veduto tutto il disordine fatto nella città. Al Broletto i cannoni da 12 avranno fatto dei magnifici buchi. Egli però non conosceva l'esito dell'affare, perchè F. M. lo spedì mentre, certo della vittoria, faceva bivaccare i soldati sulle piazze. Huyn, disse essere morti circa 40 soldati e molti feriti, anche un ufficiale superiore.
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