Pagina (6/258)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Abramo, vedendo che la vicinanza avrebbe piuttosto alterato l’affetto tra parenti che mantenutolo, pensò, e disse: «Ti prego, mio caro nipote, facciamo una cosa: che non nascano liti tra me e te, e fra i pastori miei e tuoi; perchè siamo di un sangue stesso. Ecco, tu vedi il paese che ci sta innanzi, dove si può trovare pastura. Ti prego, dividiamoci in pace, nipote mio. Se tu vai a mano manca, e io da man destra; se tu scegli a diritta, e io piglierò da mancina». Così disse Abramo. Né l’amore dei suoi comodi, degli utili suoi, gl’indurò il cuore verso il nipote; nè per picca volle, come zio, soverchiare: lasciò al giovane e al men forte la scelta; perchè sperava in Dio che gli darebbe del bene; e amava il figliuolo del suo fratello morto, l’amava più di tutte le bestie e le ricchezze che aveva. Lot allora guardò tutt’intorno, e vide il paese lungo il Giordano, che era bello e abbondante d’acque correnti come un bel giardino; e pigliò la parte a levante.
     
      Se ne chiamò pago Abramo perchè il piacer del nipote era eziandio suo piacere. E si divisero dolenti nel cuore, come fratelli buoni; e col cuore rimasero uniti sempre. E si rincontravano di tanto in tanto; e godevano di rivedersi, come nel rivedere in mezzo alla campagna solitaria e forestiera i luoghi cari ove nacquero. E quando Abramo la mattina avrà viste dal monte ondeggiare al vento giù giù per la valle lontana le tende di Lot, suo nipote; avrà detto con tenerezza: «Quelle sono le tende di Lot, nipote mio, del figliuolo di mio fratello.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Esempi di generosità proposti al popolo italiano
di Niccolò Tommaseo
Edizioni Paoline
1966 pagine 258

   





Abramo Dio Giordano Abramo Abramo Lot Lot