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      Tutti questi dolori cadono sopra di me». Ruben rispose al padre, come il maggiore: «Padre mio, se non vi riconduco Beniamino, ch’i perda i miei tutti e due figliuoli. Affidatelo a me; e io ve lo renderò senza fallo». Ma Giacobbe diceva: «No, non voglio che se ne vada con voi Beniamino. Giuseppe è morto: se qualcosa accade a Beniamino nel paese che andate, voi trarrete la mia canizie dolorosa, desolata, al sepolcro».
     
     
      XII
     
      Intanto la fame si faceva d’ogn’intorno sempre più minacciosa. Quando fu consumato il grano portato d’Egitto, Giacobbe disse a’ figliuoli: «Tornate, e comprateci un poco di pane». Giuda rispose, quegli appunto che avevo proposto di vendere il fratello Giuseppe: «Quell’uomo ci protestò e giurò: - Se non mi conducete il fratel più giovane, non verrete dinnanzi a me. - Dunque se voi volete, padre, mandarlo con noi, e noi andremo, e compreremo il bisogno. Ma se non volete questo, inutile che ci andiamo. Perchè ve l’abbiamo già detto sovente che quell’uomo c’intimò: - Senza il vostro fratel più giovane, non sperate venirmi agli occhi mai più». E Giacobbe a loro: «Per mia sventura grande vi siete pensati di dire a quell’uomo, che avete un altro fratello». Risposero: «Esso domandò per filo e per segno della nostra famiglia, e se il padre viveva, e se avevamo un altro fratello; e noi si rispose secondo ch’egli veniva interrogando. Come sapere ch’e’ ci direbbe: - Conducetemi il vostro fratello qui? -». Giuda soggiunse: «Deh mandate il giovanetto con noi, che andiamo, e campiamo la vita.


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Esempi di generosità proposti al popolo italiano
di Niccolò Tommaseo
Edizioni Paoline
1966 pagine 258

   





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