COSTANZA NEL PERDONO
Or quand’ebbe il pio vecchio predette le sorti venture a’ suoi figliuoli e alla discendenza loro (de’ quali dovevano uscire le tribù d’Israello), chiuse gli occhi in pace, raccomandando che il suo corpo fosse portato a seppellire nella terra di Canaan, nella spelonca doppia, che prima era di Efron, la quale Abramo comprò col podere, in possesso e uso di sepolcro, dov’erano sepolti Sara ed Abramo e Isacco loro figliuolo, padre di Giacobbe, e Rebecca madre di lui, e Lia la prima sua moglie. Giuseppe, al vedere il suo padre morto, si gettò sul freddo viso di lui, piangendo forte e baciandolo. Piangevano Beniamino e gli altri fratelli, e le mogli e i figliuoli loro. E Giuseppe ordinò che il corpo fosse, come gli Egiziani costumavano, imbalsamato: la qual cosa e’ sapevano fare senza sparare il cadavere, come fanno adesso; ch’è operazione di macellaro, e, per usare rispetto ai corpi morti, li lasciano brancicare e squarciare a mano d’estrani. Tutto quanto l’Egitto per settanta dì portò il bruno del padre di Giuseppe; perché nel dolore de’ grandi anche i piccoli debbono dimostrar dolore: e cotesto dolore di cerimonia si sa per l’appunto in che giorno abbia principio e in che giorno abbia fine. Senonchè questa volta, essendo Giuseppe sinceramente amato, e Giacobbe onorato com’uomo buono, il lutto de’ più e de’ migliori non era bugia. Dopo settanta dì Giuseppe pregò il re d’Egitto che gli permettesse ire in terra di Canaan a seppellire suo padre. Aveva Giuseppe grande autorità nel regno; ma non poteva uscir fuori senza chieder licenza: soliti legami de’ grandi del mondo i quali in tante cose sono più soggetti de’ piccoli che servono ad essi.
| |
Israello Canaan Efron Abramo Sara Abramo Isacco Giacobbe Rebecca Lia Beniamino Giuseppe Egiziani Egitto Giuseppe Giuseppe Giacobbe Giuseppe Egitto Canaan Giuseppe
|