Pagina (52/258)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non diede ragione al più forte perchè più forte; non disse: «Che poss’io fare per questi disgraziati? Nulla. Dunque penserò ai casi miei». Non si dimenticò mai che sua madre era di questa gente che tanto pativa; che sua madre anch’ella aveva per questa medesima ragione patito. Un giorno egli uscì alla campagna, e passeggiava pensoso: quand’ecco gli vien veduto un Egiziano che picchiava un infelice Ebreo fieramente. Perchè, non paghi gli aguzzini del re, non paghi d’imporre travagli durissimi a quella povera gente, si arrabbiavano contro loro, come se quella povera gente fossero essi, infelici, i tiranni. E una parola, un cenno mal inteso, diventava fellonia di ribelli. L’Egiziano dunque batteva l’Ebreo; tanto e’ nè avrebbe forse fatto una bestia che fosse sua; perchè la sua bestia gli sarebbe stato danno a perderla, o tenerla malata. L’Egiziano dico, batteva l’Ebreo. Mosè stette un poco a vedere: si sentì bollir dentro il sangue di pietà più che d’ira: si guardò tutt’intorno, e non vedendo persona, si slancia frammezzo a loro. L’Egiziano credeva poterli attutare tutti e due con le busse: ma ecco Mosè gli menò un colpo tale che lo freddò(2). E seppellì quel cadavere nella rena.
      Fece egli male Mosè a dargli morte? Ci andava della vita di un suo fratello innocente, che sotto quelle percosse sarebbe morto; ci andava della vita di tutti coloro che quel tristo, oramai prendendo gusto al reo mestiere, avrebbe martoriati e altri fatto il simile all’esempio di lui ci fosse stata giustizia in Egitto per gli Ebrei, Mosè poteva e doveva ricorrere, perchè le leggi spassionatamente e solennemente difendessero lui e i suoi ma in Egitto non c’era giustizia per essi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Esempi di generosità proposti al popolo italiano
di Niccolò Tommaseo
Edizioni Paoline
1966 pagine 258

   





Egiziano Ebreo Egiziano Ebreo Egiziano Ebreo Egiziano Mosè Mosè Egitto Ebrei Mosè Egitto