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      E, per pietà della loro angustia, io ho destinato di deliberarli dalla man degli Egizii, e condurli in altro paese. Or vieni, e ti manderò a Faraone, e far che tu tragga d’Egitto il popolo mio D’Israello». Disse Mosè: «Chi son io, ch’ho a ire e liberare Israello?». La voce disse: «Io sarò teco: e, per segno ch’io th’o mandato, sappi che, all’uscire del popolo mio d’Egitto, tu ti troverai a far sacrifizio a Dio d’Orebbe su questo monte stesso». Mosè disse: «Andrò dunque a’ figli d’Israello e dirò loro: Il Dio de’ padri vostri mi manda a voi. Se domandano qual’è il suo nome che ho a dire?». Disse la voce a Mosè: «Io son quegli che sono». Soggiunse dopo un poco la voce: «Dirai a’ figliuoli d’Israello: QUEGLI CHE È, a voi mi manda». Parole degne di Dio. Dio solo è; noi ci siamo nel mondo, e tutte le creature che sono nell’universo, perchè hanno l’essere da Dio, ci sono. Dio è; solo Dio è necessario: le creature tutte potrebbero perire, potrebbero non essere. Dio è: non è in tale o tal luogo come noi: è per tutto, è immenso. Dio è: non è in tale o tal tempo come noi, che prima non eravamo, e siamo stati creati: Dio non ha tempo, è eterno. Dio è presente a tutto; dunque veggente tutto: non ha nè passato nè avvenire; è puro atto, infinito. Dio è: dunque, se noi vogliamo trovar vita, pace, verità fuor di Dio, non si può: a lui solo dobbiam chiedere il bene, ringraziare lui solo di quel che siamo. Il falso, il male, non è veramente; il falso, il male è il contrario di Dio, il nulla, la distruzione dell’esser nostro.


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Esempi di generosità proposti al popolo italiano
di Niccolò Tommaseo
Edizioni Paoline
1966 pagine 258

   





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