Mosè ascese il monte, e Aronne seco; e una gran voce fu da tutto il popolo udita di più che umano suono, che usciva di mezzo alla fiamma; e diceva i precetti della legge santa, i quali Mosè scrisse sopra due tavole di pietra a memoria perenne. E questa legge per secoli fu guida al popolo d’Israello. Com’ella sia cosa ispirata da Dio, lo conosce chi raffronta la legge di Mosè con le leggi de’ popoli più inciviliti e più famosi che innanzi la nascita di Gesù Cristo fossero sulla terra. Rammenteremo alcuni de’ più notabili tra’ suoi precetti, tra quelli che la legge cristiana ha confermati, e più liberamente ampliati.
DIO, UNICO PADRONE
«Io sono il Signore Dio tuo, che ti tolsi dalla terra d’Egitto, dal luogo di servitù. Non avrete altri Iddii: non vi farete imagine scolpita, nè altrimenti, di cose che sono su in cielo o sulla terra o dentro dell’acque, per inchinarvi a quelle immagini come a deità». A che segno dà egli il Signore a conoscere a questo popolo la sua verità? A questo, dell’averli fatti liberi dai vili dolori della servitù. E in riconoscenza dell’aver resa ad essi dignità, gli comanda che sappiano conservare l’umana dignità; non adorino le creature, a Dio solo servano; levino l’anima più alto che le immagini delle cose materiali, le quali la fanno schiava. Perchè, se l’uomo non stimasse troppo le cose materiali, non si farebbe mai servo alle altrui prepotenze e ai capricci.
Se Israello promette di non voler servire che a Dio; a vicenda Iddio a lui promette: «Manderò l’Angelo mio, che preceda a te nel cammino e ti difenda per via: benedirò al tuo pane e all’acque perchè tu non serva agli Dei delle genti.
| |
Aronne Mosè Israello Dio Mosè Gesù Cristo Signore Dio Egitto Iddii Dio Israello Dio Iddio Angelo
|