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      Iddio vi benedica figliuole mie, e vi risparmi i dolori che ha dato a me». Le due donne piangevano, e non potevano dir parola.
      Orfa baciò la suocera, e tornò ad abbracciarla; e se ne andava, aspettando che Rut anch’ella venisse. Ma Rut pregò la lasciasse ancora un poco in compagnia di Noemi. E quando furono Rut e Noemi sole, la giovane donna disse: «Io vo’ venire con voi». Ma Noemi le disse: «No, figliuola mia buona. La vostra cognata se n’è ritornata da sua madre: andatevene con essa: Dio vi rimeriti del vostro buon cuore che dimostrate verso questa povera vecchia, verso la madre di quel poveretto». Rut le rispose: «Madre mia, non mi dite di no; non mi comandate ch’io me ne vada da voi. Ovunque voi andrete, io verrò; e ove voi rimarrete, io rimango. Il vostro popolo sarà il mio popolo, e il Dio vostro, madre, il mio Dio. Quella terra che vedrà morir voi, e vi riceverà nel suo seno, in quella sarò sepolta. Iddio mi veda il cuore e Egli così mi dia bene, com’io intendo che non altro da voi mi divida se non la morte». Noemi, vedendo Rut risoluta del venire seco, non osò più voler essere lasciata sola.
      E consolate ambedue, se n’andavano pel bello, come due persone che allora per primo stringessero famigliarità; perché allora s’erano incominciate a conoscere più intimamente, e perché incominciavano via nuova, e l’una all’altra nel mondo era tutto. Rut, badando pure a Noemi, non si sentiva punto stanca; e diceva fra sé: «Come avrei io potuto in questo viaggio lasciarla sola? Come avrebbe fatto questa povera vecchia sola?


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Esempi di generosità proposti al popolo italiano
di Niccolò Tommaseo
Edizioni Paoline
1966 pagine 258

   





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