AMICIZIA CORAGGIOSA
Quando le passioni bollono, la vergogna è angusto vaso a contenerle che non trabocchino, se non si chieda a Dio che le queti. Vinto dalla rabbia ogni ritegno, parlò Saul a Gionata suo figliuolo, e a tutti i servitori suoi, che si adoprassero alla morte di Davide. Chiedeva in servigio il proprio malanno, come spesso accade massimamente a’ potenti. Ma Gionata figliuolo di Saul, amava Davide molto. E disse a Davide: «Saul mio padre cerca disfarsi di voi. Onde vi prego, state in guardia: nascondetevi in campagna per ora. E quando mio padre anderà alla volta di que’ luoghi dov’io so che voi siete; starò sempre al suo fianco, e farò parola a mio padre di voi; e ogni cosa che io risappia saprete».
I servitori di Saul (servitori chiama la Scrittura Santa coloro che stavano intorno a quel re), i servitori di Saul, a’ quali nulla importava del re se non quant’egli servisse alle utilità loro, avranno fomentato il rancore suo, e fattogli la spia, e rapportate le parole di Davide, avvelenandole del loro proprio veleno; i più onesti avranno taciuto, temendo pur rendere avvertito del pericolo l’innocente. Ma Gionata il figliuolo, al contrario, fa all’innocente la spia delle trame del padre; e questo fa non solamente per compassione di Davide diletto, ma per amore del padre, che non si macchi di sangue e di vitupero, per amore della giustizia e di Dio, per amore della sorella. I deboli innocenti avvertire del pericolo che corrono, questo è fare nobilmente la spia: di tali spie ne vorrei; che non sono pagate, ma pagano con la borsa e con la testa o col cuore e il prezzo che pagano comecchessia, è caro e sacro.
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