Pagina (208/258)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E quando quegli ebbe svoltato il sentiero, Davide si levò dal luogo dov’era fra gli alberi folti da parte di mezzogiorno; e voleva inchinarsi davanti al suo Gionata per affetto di gratitudine. Tre volte fecero l’atto; ma Gionata lo tenne, e l’abbracciò: e si baciarono. Ambedue piangevano ma Davide più. Gionata, distaccandosi da quegli abbracciamenti: «Va in pace, gli disse, fratello mio. Ricordati dell’amicizia nostra». Davide si scosse, e partì dopo ribbracciatolo senza parola. Ritornò Gionata alla città, doloroso e solo, ma pur consolato dell’aver salva così cara vita; e portò alla sorella Micol le novelle, e le preghiere e i consigli del profugo marito: e piansero.
     
     
     
      RISPETTATE I DEBOLI DI MENTE
     
      Per fuggire dall’ira di Saul, pensò Davide(10) d’andarsene nel paese di Get, nemico a Israello; del qual paese era Golia, quel gigante che il pastore aveva atterrato colla sua fionda. Com’ebbero visto Davide i servitori di Achi re del paese di Get, credendo far cosa grande al re, e avere vanto di saper come cani, annusare la preda, dissero: «Non è forse Davide questi, il vincitore, al quale danzando cantavano: Vinse Saul mille, e Davide diecimila? Sentì Davide tali discorsi, e, al modo come già lo guatavano, vide che dal re di Get era assai da temere: la quale cosa e’ poteva aspettarsi anche prima. E, a campare dal pericolo, pensò un’astuzia non degna, per verità, di tale uomo; fingersi pazzo. E fece un viso spaurito; e stava con le mani spenzolone, e gli occhi stravolti; e dava di cozzo negli stipiti, invece d’entrare dagli usci; e si lasciava sulla barba arruffata sgocciolare la bava.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Esempi di generosità proposti al popolo italiano
di Niccolò Tommaseo
Edizioni Paoline
1966 pagine 258

   





Davide Gionata Gionata Davide Gionata Micol Saul Davide Get Israello Golia Davide Achi Get Davide Vinse Saul Davide Davide Get