Che un corpo posto nell'acqua contrasti solo con tanta mole d'acqua, quanta è la mole sua, è vero; ma il metallo sostenuto in quel collo di vaso, non mi pare, che si possa dire, ne immerso in acqua, ne in aria, ne in vetro, ne in vacuo; solamente si può dire, che egli è un corpo fluido, e libratile, una superficie del quale confina col vacuo, o quasi vacuo, che non gravita punto; l'altra superficie confina con aria premuta, da tante miglia d'aria ammassata, e però quella superficie non premuta punto, ascende scacciata da quell'altra, ed ascende tanto, fin che il peso del metallo sollevato, arrivi ad agguagliare il peso dell'aria premente dall'altra parte. [vedi figura 03.png] VS. s'immagini il vaso A col tubo B C D congiunto, e aperto in D, come sta dipinto, e sia il vaso A pieno d'argentovivo; certo è che il metallo salirà nel tubo fino al suo livello E, ma se immergerò detto strumento nell'acqua fino al segno F, l'argentovivo non salirà fino ad F, ma solo tanto, fino che l'altezza del livello nel tubo, avanzi il livello del vaso A, della quattordicesima parte in circa dell'altezza, che averà l'acqua F sopra il livello del vaso A; e questo VS. l'abbia per certo, come se avesse fatto l'esperienza. Ora qui si vede che si può dar caso, che l'acqua F sia alta quattordici braccia, ed il metallo nel tubo E D, sia alto un braccio solo; dunque quel braccio solo di metallo, non contrasta con altrettanta acqua, ma con tutta l'altezza d'acqua, che è tra A, ed F; ed in questi casi ella sa, che non si guarda alle larghezze, e grossezze de' solidi, ma solo alle perpendicolari, ed alle gravità in specie, e non a i pesi assoluti.
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Lezioni accademiche
di Evangelista Torricelli
Stamperia Guiducci e Santi Franchi Firenze 1715
pagine 166 |
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