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      Passeremo senza perder più tempo nell'applicazione della similitudine alla seconda spezie di percossa la quale sotto nome di URTO sarà da noi considerata.
      L'Urto par propriamente fratello della percossa, e potrebb'esser padre di molte specolazioni. Supponemmo ne' passati ragionamenti, che la percossa sia lo scambievol concorso di due corpi, quand'uno di essi sia accelerato dall'intrinseca gravità. Per urto s'intenderà ora quel concorso di due corpi, quando almeno uno di essi sia velocitato da causa esteriore; come da vento, da forza d'animali, di fuoco, d'archi, o cose simili. Così sotto questo genere di percossa artifiziale, si comprenderanno i colpi dell'artiglierie, di tutti quanti gli altri projetti, e de' martelli, particolarmente quando percuotono con moto orizontale, ovvero all'insù, nel quale caso niuna operazione può far l'interna gravità.
      Nell'efficacia dell'urto pare primieramente, che abbia gran parte la quantità della materia, la specie della gravità, ed anco la figura. Almeno l'esperienze pare che lo dimostrino, benche la ragione ci persuade il contrario. Se un soldato robusto dovesse tirare un colpo con una picca, per esempio, in questa famosa bugnola, al sicuro che io non avrei tanto cuore di starci dentro. Ma se quel medesimo uomo col solo ferro della picca in mano, levatane l'asta, si provasse per fare il medesimo colpo, s'accorgerebbe, che l'aggiunta di quel tanto legno che pareva superfluo, e doveva essere un'impedimento, era stato un ajuto troppo grande alla sua forza.


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Lezioni accademiche
di Evangelista Torricelli
Stamperia Guiducci e Santi Franchi Firenze
1715 pagine 166

   





Urto