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      Io in una delle prossime tornate seguitando il discorso delle mie leggerezze, mostrerò, che le dette due opinioni stanno bilanciate, ed equilibrate con ogni egualità, senza un minimo vantaggio tra di loro, a segno tale, che io stimo totalmente impossibile potersi alcuna delle due opinioni, con assoluta, e necessaria dimostrazione provar per vera, o convincere per falsa. Certo è, ch'io non ho saputo fin ora trovar argomento, o sperienza alcuna, la quale necessariamente convinca la gravità, o la leggerezza delle cose. Esporrò la mia opinione paradossica, che tutte le cose create sieno leggieri, con isperanza, che confesserete esser almeno nel mio cervello quella qualità, che negherete essere negli elementi.
     
     
     
      DELLA LEGGEREZZA.
     
      LEZIONE SESTA
     
      Nel passato discorso fu detto, che la sola gravità, o la sola leggerezza pareva ritrovarsi negli elementi. Consideriamo ora a quale di questi due partiti è più verisimile, che si sia appigliata la Natura; cioè s'ell'abbia fatto tutte le cose leggieri, overo tutte gravi. Io so, Sereniss. Principe, Degnissimo Arciconsolo, Virtuosissimi Accademici, io so, che alcuni Filosofi non solo antichi ma anche moderni, hanno creduto, che tutti gli elementi sien gravi, ed abbiano interiormente principio di moto verso il centro del globo terrestre. Opinione veramente giudiziosa, colla quale si salvano tutte l'esperienze praticate, e si escludono molte inconvenienze, che seguirebbero, supposto ritrovarsi attualmente quelle due qualità contrarie, ed incompatibili, gravità, e leggerezza.


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Lezioni accademiche
di Evangelista Torricelli
Stamperia Guiducci e Santi Franchi Firenze
1715 pagine 166

   





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