Resta ch'io tronchi la molestia, e il tedio del mio sconcio ragionamento, con offerir l'ossequio di prontissima servitù a tutti quelli, che si compiaceranno d'essermi condiscepoli nello studiare la Geometria. Sarò la cote d'Orazio
AcutumReddere quæ valeat ferrum expers ipsa secandi.
Io intanto avrò per gloria il poter imparare da tutti; ed in particolare da quelli, che essendo addisciplinati nelle scuole de' miei famosi Maestri, e predecessori, cooperano ora colla maturità dell'ingegno, all'ornamento della Patria, e godono i frutti della sapienza.
DELL'ARCHITETTURA MILITARE.
LEZIONE DECIMA.
Fra tutte l'arti, che dall'industria umana, o per esercizio dell'ingegno, o per ornamento delle Città, sieno giammai state ritrovate, io per me credo, che le più degne, e le più nobili, senza contradizione alcuna, debbano giudicarsi la Pittura, e la Scultura. Arti che quasi emule dell'onnipotenza creatrice, o cavano da rozzi sassi figure poco men, che spiranti, o producono sulle tele immagini colorite, che ingannando la vista, e la ragione, vincono sì di pregio, come anco di bellezza, l'opere dell'istessa Natura. Qual gioconda maraviglia vi rapisce talvolta, Uditori, nel contemplare un marmo, o da gli Artefici Greci, o dal vostro Toscano Fidia figurato? Vedete in quelle parti dove i corpi viventi mostrano bellezza, e perfezione, imitata con ogni puntualità la Natura; ma dove gli esemplari animati mancano, e restano se non imperfetti, almeno poco maestosi, l'opulenza dell'arte supplisce di maniera tale, che il perito contemplatore confesserà sempre, che le fatture d'uno Scultore industre, o imitano in tutte le parti la Natura operatrice, o in alcuna la passano.
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Lezioni accademiche
di Evangelista Torricelli
Stamperia Guiducci e Santi Franchi Firenze 1715
pagine 166 |
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