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      nulli subigebant arva coloni,
      Nec signare quidem, aut partiri limite campumFas erat: in medium quærebant, ipsaque tellus
      Omnia liberius, nullo poscente ferebat.
      La fecondità non proccurata de' campi, e la clemenza delle stagioni mansuete, provvedevano con benefizi spontanei, a' bisogni, e a' disagi della mortalità. Lode nondimeno dovuta piuttosto a beneficenza di natura, che a possesso d virtù. Non è così scarso di prerogative proprie il secol d'oro, che e' convenga mendicargli le lodi dalla fertilità della terra, o dalla misericordia del Cielo. Il timore, e la speranza son due mostri così forti, che ributtati gli assalti de' più fieri Filosofi, e schernite le penne della più dotta, e più eloquente antichità, tormentano, ma con furie veraci, gli animi de' viventi. Felice quel secolo, nel quale i carnefici della mente umana, i due tiranni supremi, che turbano la quiete della vita, non erano ne anche concetti. L'impudicizia, cioè l'avvoltoio degli animi, l'inferno de' cuori, indarno colla face aborrita, fra le capanne de pudichi Pastori si raggirava: semplicità di vita esercitata; durezza d'educazione selvaggia; austerità di costumi incorrotti, sprezzavano l'ardore di quelle libidini, che nel Mondo odierno tiranneggiano ogni nazione, corrompono ogni sesso, ed ogni età.
      Son così frequenti nel Mondo perverso, gli esempi della viltà esaltata; s'incontrano così spesso, l'innocenza, e la virtù abbattute, che per mio credere non ha sensi d'umanità colui, il quale ad ogni passo non sente sbranarsi il cuore da due mastini arrabbiati, invidia, e compassione.


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Lezioni accademiche
di Evangelista Torricelli
Stamperia Guiducci e Santi Franchi Firenze
1715 pagine 166

   





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