Felicissimo però quel secolo, dove ogni vivente, non rimirando, se non eguali a se di merito, e di fortuna, non aveva cagione di compatir l'innocenza della mendicità oppressa, ovvero di perturbarsi per l'esaltazione degli indegni felicitati; godeva nel comune possesso l'egual distribuzione de' frutti selvaggi, e d'altri alimenti, per la conservazion della vita necessari, lieto nell'universal concordia.
......neque illeAut doluit miserans inopem, aut invidit habenti.
Se vedete, che i Pastori del secol d'oro non alzino le moli di peregrino marmo, fino alle stelle, abitano però difesi dall'inclemenza dell'aria, sotto capanne intessute di frondi, e di canne palustri: non calcano i pavimenti di gemme, ma di foglie, e di fiori: abitano, ma non sotto i pericoli, ed escludono non solamente il timore delle stagioni noiose, ma anco de' fulmini, e de' terremoti repentini. La bassa fabbrica dell'edificio leggieroSecuros dormire jubet pendente ruina,
Non abitano i Pastori nelle Regie dorate, ma non però temono i tradimenti de' servi infedeli, l'impeto de' Vassalli ribellanti, l'assalto delle Nazioni straniere: abitano, ma lungi dalla perfidia, e dalla menzogna; dove per lo contrario,
Fugit potentum limina veritas.
Non si vedono nel secol d'oro le mense aggravate dall'argento, le gemme incavate per le bevande; il metallo intessuto ne' vestimenti, i letti innalzati, d'oro, e di porpora,
At secura quies; & nescia fallere vita,
Dives opum variarum; at latis otia fundis,
Speluncæ, vivique lacus; at frigida Tempe,
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Lezioni accademiche
di Evangelista Torricelli
Stamperia Guiducci e Santi Franchi Firenze 1715
pagine 166 |
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