Mugitusque Bovum, mollesque sub arbore somniNon absunt.
Vegliano appresso a' Monarchi le cure, e gli spaventi; dormono con i Pastori la sicurezza, e la tranquillitą; vivono alla presenza del Cielo, e non pendono sopra di loro le soffitte di metallo indorato, ma In aperto jacentes sidera superlabuntur, & insigne spectaculum noctium, mundus in pręceps agitur, silentio tantum opus ducens. Sorgono del pari col Sole; indi pascolato l'armentoProstrato in gramine molli
Propter aquae rivum, sub ramis arboris altę,
Non magnis opibus jucundč corpora curant.
Abbreviano le giornate pił lunghe con giuochi, e con scerzi innocenti. Ecco balli, ma senza lascivie; canti, e musiche, ma di boscereccie sampogne; contese, ma senza perfidia; spettacoli ma senza passioni: Vedete lą
ubera vaccę
Lactea demittunt, pinguesque in gramine lętoInter se adversis luctantur cornibus hędi.
Mirate fra passatempi, ora di robustezza, ed ora di genioIpse dies agitat festos, fususque per herbam
Ignis ubi in medio, & socii cratera coronantTe libans Lenee vocat; pecorisque magistris
Velocis jaculi certamina poscit in ulmo,
Corporaque agresti nudat prędura palestra.
Che pił
Aureus hanc vitam in terris Saturnus agebat.
Poco tempo dopo, ma perņ avanti, che le trombe marziali, s'udissero infiammare altrui all'uccisioni, e alle rapine.
Hanc olim veteres vitam coluere Sabini,
Hanc Remus, & Frater: Sic fortis Etruria crevit.
Non parve gią al secolo successore, che i folti rami d'un albero verdeggiante, o l'ombra, dell'intrecciate capanne, fussero bastanti per sottrar dalla vista del Cielo, le vergogne della vita, e l'oscenitą della libidine; perņ non č maraviglia se s'innalzarono nelle Cittą sublimi, i Palazzi tanto superbi.
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Lezioni accademiche
di Evangelista Torricelli
Stamperia Guiducci e Santi Franchi Firenze 1715
pagine 166 |
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