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      Una voragine, o piuttosto un abisso senza fondo, sarà sempre stimato quello, per cui s'impoverisce l'aria d'uccelli, a cui si votano tante selve, per cui si pescano tanti laghi, tanti fiumi, e tanti mari, non solo del Mediterraneo a noi vicino, ma anco del remotissimo Settentrione. Non già mi maraviglio per questo Ascoltatori; perdonisi all'industria golosa, se trasportò le vendemmie di Creta, o le caccie del Fasi, e di Numidia, per accrescer delizie a una mensa dell'Italia. Erano merci lontane, e difficili sì, ma però conosciute, ed esposte: la perspicacia delle gole ingegnose, è passata più oltre, e per investigar cibi più occulti, è discesa sin sotterra. Non sono stati sicuri su gli scogli più dirupati dell'Appennino scosceso di Norcia, i frutti sotterranei della terra più infelice. Che giovò alla natura perspicace, il privar della luce quegli aborti, e seppellirgli fra l'alpi rovinose? frutti egualmente degni degli animali, che li trovano, e delle bocche, che gli appetiscono; frutti che non nascono, se il Cielo adirato non tuona: ma sentite.
      et facient optata tonitrua cænasMajores.
      Adunque la corruttela del secolo si estenderà fino a bramare un fulmine, per accrescere una vivanda, ed invocherà una tempesta, per fomentare una lussuria? Lungi pur sieno da noi, e dalle nostre mense innocenti, frutti così contaminati, ed indegni, che non nascono se non sepolti, e non abitano, che in precipizi, figliuoli di terra infeconda, aborti di sterilità, gemelli di fulmini, padri di libidine.


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Lezioni accademiche
di Evangelista Torricelli
Stamperia Guiducci e Santi Franchi Firenze
1715 pagine 166

   





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