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      Exilioque domos, & dulcia limina mutant,
      Atque alio quærunt Patriam sub sole jacentem.
      Le fraudi della plebe interessata, l'ignominie dell'effemminata gioventù, i furori de' Popoli armati, gli odi intestini, il contagio de' costumi, le persecuzioni, l'invidie, i tradimenti, gli spergiuri, e le crudeltà, le rapine, e i veleni, tanti nomi di sceleraggine, tante forme di libidini, di lusso e di sensualità, mi spaventano di maniera, che arresto l'impeto nel principio del corso.
      M'accorgo nondimeno d'esser giunto a quel segno, dove sarà difficile a i vostri purgatissimi giudizi il discernere, e sentenziare, qual fusse il secolo dell'innocenza, e della felicità, e qual sia quello del vizio e delle miserie. Godete pur dunque voi, Uditori felici, che racchiudete nel petto, non solo quelle virtù, che nel secol d'oro si donavano dalla natura, ma quelle ancora, che nell'età del ferro s'insegnano dalla sapienza. Voi che ancora nelle ricreazioni d'allegrezza, non ammettete passatempi, se non virtuosi, cavando frutti di gloria, donde altri trarrebbe messe di sensualità: voi che con esercizi lodati vi dimostrate figliuoli ben degni di quella forte Etruria, la qual crebbe in questo modo istesso. Sono i vostri lussi conferenze di poesie singolari, gare, ma d'eloquenza, controversie, ma d'erudizione, e d'ingegno. Trionfa nelle vostre mense la sobrietà, ma col contento, e col diletto; vi scherzano i risi, e le facezie, ma congiunte colla sapienza, e colla modestia; a segno tale, che io supplicherò sempre la clemenza del Cielo, acciò voglia, o renderci interamente il possesso del secol d'oro, ovvero continuarci lungamente la felicità di questa conversazione, e di questa vita.


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Lezioni accademiche
di Evangelista Torricelli
Stamperia Guiducci e Santi Franchi Firenze
1715 pagine 166

   





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