A noi spetta recarvela innanzi nel cammino, a cui vi spinge la onnipotenza dei tempi, che č quella stessa di Dio. L'ora č sonata; l'Umanitą Vi aspetta; conquistatela. Son dieciannove secoli che questa č in uno attrito amoroso col Cristianesimo. La materia č presso a logorarsi; lo spirito si rivela. Accorrete, Padre Beatissimo, a benedire il solenne connubio della Caritą e della Ragione colla potestą delle somme Chiavi, ed a fecondarlo con quel cuore che il Signore colle mani sue Vi ha serrato nel petto. Non Vi conturbino lo strepito degli umani casi, le ire prorompenti dei Principi; perchč la parola di Dio, quando crea o redime, č sempre preceduta dal terribile eloquio delle procelle. Ma il Vostro trono starą: starą sul fondamento dei cuori francati nella libertą di Cristo: se si levasse su le umane cervici, cadrebbe. Osate nel Signore; nč vi contristi perdutamente il peccato delle moltitudini; poichč anche il peccato, Beatissimo Padre, ne' tesori di Dio ha il germoglio del bene. Potranno i Vostri figli rompere un giorno in matta idolatria: ma Voi disceso dalla altezza del Vaticano a vederli, spezzerete le tavole lapidee della Legge; ed allora la parola di Dio, spirito purissimo, abiterą nel tempio della umana Ragione. Prolungherete il guardo nell'ampiezza del tempo e dello spazio, e non troverete un confine all'ovile, di cui sarete Voi solo Pastore. Procedete incontro al giorno del Signore: eccoci paratissimi, umani precursori dei Vostri passi. Non č questa rapina di aliena onoranza, non prepotenza di ambizione: a noi spetta lastricarvi la via; perchč nel concetto dell'italiano individuo Iddio fuse l'idea del Romano Pontificato.
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