Il Sabismo fu la prima religione, ossia il culto degli Astri, perchè la luce era il primo elemento della vita. Dalla qual cosa è chiaro, che la successiva coscienza de' naturali bisogni doveva ingenerare successiva moltiplicazione di Dei; e la impotenza razionale di colpire a priori l'imperfetto della propria natura, si manifestava nella moltiplicazione del perfetto. Così il culto si attribuì alla terra, al mare, alle piante, alle bestie, come satisfacenti ai naturali bisogni; e la gerarchia nella Teogonia di tutti popoli, fu ordinata secondo quella dei bisogni. Nulla di spirituale nella formazione delle religioni; nascevano spontanee dalla satisfazione de' sensi. Popoli morti sotto il peso della unità materiale, non potevano alzarsi al disopra dell'individuo materiale: perciò la religione pienamente soddisfacendo ai materiali bisogni, era incatenata dai materiali confini.
I Greci avevano patria, vivevano per essa nella unità morale; perciò accolti come Iddii gli astri, la terra, il mare, quasi benefattori dell'individuo materiale, provarono il bisogno di altri Dei, benefattori dell'individuo morale. Questi non potevano essere bruti organici, o solamente animali, era mestieri che fossero razionali ossia altri uomini. L'uomo aveva la sua religione; chiedevane un'altra il cittadino. Ma la sola idea della razionalità non bastava a farli Dei; era necessario che fosse una razionalità già perfezionata, onde avesse potuto rifondere negl'imperfetti cultori la sua perfezione. Perciò gli uomini singolari per virtù di corpo e di mente, gli eroi vennero deificati.
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