Un Re elettivo non è padrone del reame; ma quasi amministratore. Infatti non si tennero i Vescovi e i Principi italiani nella elezione di Carlo il Calvo al solo Dominum, ma con senno andarono anche al Protectorem et Defensorem; in quella di Guido parimente i Vescovi assembrati in Pavia dissero: Decrevimus10 scegliere Guido a nostro Re ad protegendum. Chi si trova Re, perchè scappato dai lombi di altro Re, si trova, senza sapere il come, la corona tra le mani, e non vuol sapere di protezione e di difesa, ma bensì solo di possesso e di arbitrio. Erano parimenti elettivi i Re di Germania. Quindi lo scettro d'oro che Ottone pose tra le mani di Berengario II fu un negozio che passò tra questi due Principi, non tra Germania ed Italia. Ma Germania si tenne fitto in animo quel maledetto scettro.
Berengario ed Adalberto regnarono da tiranni, alla tirannide misero il puntello dello straniero; e come sempre avvenne ed avverrà, furono dallo straniero scavalcati. Papa Giovanni XII gridò per Legati aiuto ad Ottone Re di Germania; vi andò di persona Gualberto Arcivescovo di Milano; venne appresso Gualdone Vescovo di Como: e chi per messi, chi per lettere i Conti anche gridarono al Tedesco, venisse, liberasse l'Italia dal mal governo di Berengario,11 lo avrebbero scelto Re a sua vece. E qui ci si para l'aristocrazia chericale, come più offesa dal Re, prima a chiamare il Tedesco: lo che addimostra e la sua potenza superiore a quella degli altri Conti, e la sua adesione nell'avvenire ai dominanti d'oltremonte.
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