La richiesta si rimutò in un privilegio a favore dei Re ed Imperadori, che Eugenio II concesse a Lotario. Concessione consigliata dalla necessità, che pure menava alla finale rovina l'ecclesiastica libertà: imperocchè un ambasciadore imperiale o lo stesso Imperadore presente non era la cosa più propizia del mondo alla libertà degli elettori. Infatti si andò a finire presto in un irragionevole sindacato imperiale. Nel secolo IX Gregorio IV non fu ordinato Papa che dopo l'arrivo del legato imperiale e l'esame cui questi sottomise l'elezione24. Per la qual cosa trovo il privilegio di Eugenio II confermato da Leone IV e da Stefano VII, rivocato da Adriano III, rinnovato da Giovanni IX per la violenza, che pativa la Chiesa, morto il Pontefice25. Questo privilegio poi non era che la deputazione a tutelare la libertà degli elettori: tuttavolta non appena capitò in man degl'Imperadori Tedeschi, che addivenne non più privilegio, ma sacrilegio di prepotenza. Gli Ottoni e gli Arrighi non solo si recarono in mano tutta le elezione dei Papi, obbligando il clero con giuramento26 a non consegrarne alcuno senza la imperiale conferma; ma si tennero meglio che Papi, deponendoli e creandone nuovi; come si farebbe di un capitano di esercito o guardiano di pecore. Gli Antipapi che prima erano comparsi creati dalle fazioni, incominciarono a comparire con certa legalità di ragioni, creati dagli onnipotenti Imperadori, fonte ed origine di ogni umana e divina ragione. E perchè la usurpazione prendesse color di giustizia, il grande Ottone confermò la donazione fatta a S. Pietro da Carlo M. rivendicò al medesimo le terre usurpate.
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