In queste cesaree munificenze posero i Tedeschi tutta la ragione del loro sindacato su la elezione de' Papi - Sono questi feudatari dell'Impero? dunque, stringevano, l'Imperadore deve col suo arbitrio convalidare la loro elezioneed anche investirli del Papato -
Questo negozio delle papali elezioni così preoccupato dagli Imperadori era una ferita nella più vital parte della Chiesa, dico nella sua libertà. I Papi addivenivano creature imperiali, e così si risolvevano i nervi del potere a contenere in ufficio l'Episcopato. E se i Papi si trovarono in tanto servaggio per quella benedetta offerta a S. Pietro della laicale signoria, pensi chi legge, che divenissero i Vescovi, che tenevano signorie veramente feudali. Si faceva un fascio del feudo e della chiesa, di tutto era investitore l'Imperadore; ed i Vescovi, come pastori di anime e come baroni, addivenivano donzelli imperiali. Sottratti allo spirito i Prelati della Chiesa, furono tutto corpo. Compravano l'episcopale dignità, si gittavano alle femmine. Vendevano gl'Imperadori, e palpavano la chericale incontinenza. I preti seguivano, e forse avanzavano, i Vescovi ne' disonesti connubî. E poichè in Lombardia era la parte più fradicia del clero, i Nicolaiti, setta di questi concubinarî, in un loro conciliabolo tenuto in Basilica fermarono, che il Papa non si scegliesse d'altro paese che dalla Lombardia, detta da essi Paradiso dell'Italia. E ne recavano la ragione; perchè fosse stato uomo di dolce tempera ed atto a compatire alle umane fralezze27. Il popolo vedeva e sentiva: e sebbene tenero sotto la idea religiosa, non poteva più tenersi nell'antica venerazione verso il clero.
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