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      Beatissimi tempi alla emancipazione del popolo. Nè l'aristocrazia laicale poteva tener fermo il piede su i vassalli. Agitato il Principe, anche essi agitavansi; ed o papali o imperiali che fossero stati, il popolo trovava un bel destro nel fuoco delle fazioni a racconciare i fatti proprî.
      Ma quello veramente, che confortò molto il popolo ad usarne, si fu la sottomissione di Arrigo a Gregorio in Canosa. La forza teneva suggetti i vassalli a' signori, questi al Re o Imperadore di Germania. Non era un tribunale di appello: ed era mestieri arrestarsi a capo chino innanzi al baronale e regio arbitrio. Ora un Re di Germania scalzo, vestito di ruvido sacco, che chiede umilmente perdono ad un Papa, e l'ottiene a stenti, era un dire al popolo, che anche su i Re fosse qualcuno che potesse loro riveder le partite, levar la voce a correggerli, punirli indocili; era un dirgli, che senza andar su fino al Cielo, trovavasi su la terra un uomo ministro del Dio della giustizia. Bastò questo: perchè quello che fa cieco e sordo un popolo nel servaggio, si è l'ignoranza di un diritto assoluto, che è ben altra cosa di quello imprigionato dai Re nelle pagine di un codice. Adunque colpito il Re colla onnipotente arma della religione, tutta la macchina monarchica accennò a dissoluzione; e mentre la papale voce come turbine commoveva i troni su la bassa terra, nelle limpide regioni dello spirito spuntava il sole della italiana libertà.
      Nel secolo XI fu veramente la risorrezione de' Comuni. L'abbattuta potestà regia o imperiale per man di Gregorio trasse seco quella de' grandi feudatari, i quali signoreggiavano nelle grandi città; e perchè più immediatamente traevano la vita dall'albero tedesco, e perchè più potente era il popolo nelle grandi città. Questi non avevano più ombra di Italiano: eransi imbestiati e fazionati alla tedesca, avevano l'animo tutto impaludato nel presente; paghi del comando, non li toccava memoria del passato, speranza di avvenire.


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Storia della Lega Lombarda
di Luigi Tosti
Tipi di Monte Cassino
1848 pagine 398

   





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