Così fecero i congregati Cardinali per dare un successore ad Adriano. Ma infortunatamente nel loro convento era un tristo prete, il Cardinale Ottaviano del titolo di S. Cecilia, e tre ministri imperiali Ottone Conte Palatino, Guido Conte di Biandrate, e certo Eriberto Preposito160. Quegli spasimava di furibonda ambizione e voleva essere Papa; questi lo avevano recato in fidanza, anzi in certezza dell'imperiale soccorso. Federigo aveva mestieri di un Papa di questa tempera: ed era così stretto dalla necessità di averlo, che, come fu fama, era entrato nel proposito di intrudere questo Ottaviano nel seggio Papale, vivente ancora Adriano161. Pensi chi mi legge come avesse bene ordita innanzi la tela delle male opere il prete co' tre ministri. Adunque raccolte le sentenze, ad una voce fu scelto e gridato Papa da tutta la cheresia e dal popolo Rolando Cancelliere di S. Chiesa. Era questi quel medesimo Rolando, che andato Legato a Federigo, fu ad un pelo che non fosse scannato da quello stesso Ottone Conte Palatino. A quel grido i Cardinali Giovanni di S. Martino e Guido di S. Callisto soli, discrepanti, ebbero l'impudenza di rispondere, gridando Papa il Cardinale Ottaviano. Sarebbe stato questo uno scandalo soffogato nel primo nascere, ove gli scismatici non fossero stati parati anche alle violenze. Imperocchè mentre i Cardinali, secondo il rito, rivestivano Rolando della cappa rossa, al che l'eletto opponeva ogni resistenza, essendo uomo di Dio, e schivo delle umane grandezze, Ottaviano preso da un cieco furore, si avventò sopra di lui, e gli strappò dalle spalle la cappa, per vestirsene.
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