Venezia si accostò loro, profferse tutta se stessa; spose gli aiuti che le venivano dal Greco e dal Papa; le rannodò in una stretta fratellanza, e loro si mise a capo, levando la bandiera dell'indipendenza. Il tempo opportuno: non erano milizie tedesche in Italia. La seguitarono queste città, perchè il Conte Palatino annidato nella rocca di Garda avevale aspreggiate con le sue malizie248.
1164 Al primo strepito che fecero le federate città si riscosse Federigo, ed entrò in forte apprensione. Si ravvolgeva all'entrare di questo anno 1164 per la Marca Anconitana, perchè divisava cacciarsi sotto anche Ancona protetta dall'Imperadore Greco. Non fece che spiare, perchè milizie non aveva. Era passato a Fano all'appressare della quaresima. Quivi i Genovesi inveleniti contra i Pisani pel possesso che avevano della Sardegna, gli si fecero innanzi profferendosi suoi aiutatori, ove volesse muoversi contro Sicilia. Le profferte coprivano un bello artifizio, con cui si proponevano togliere la Sardegna a Pisa, facendo creare Re di questa isola il giudice Barasone249. Ma seguiamo Federigo: dato per Lodi, giunse in Pavia; quivi ebbe notizia più chiara de' moti della Marca di Verona, e cominciò subito a provvedere. Spedì Legati a contenere e sciogliere la minacciosa Lega; si volse con blandizie a persuadere le città amiche Lodi, Pavia, Cremona, Novara e Mantova, perchè gli prestassero le armi a muoverle contro Verona. Quelle obbedirono: ma le milizie che fornirono all'Imperadore erano tutte italiane, le quali, distrutta Milano, non più sentivano dentro l'odio, per cui eransi intedescate; con tiepidi spiriti seguirono il Barbarossa.
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