Le milizie di Guglielmo lo aiutavano a cacciare dalle province di Campagna e Marittima un nodo di Tedeschi condotto da Cristiano, intruso da Federigo nel seggio di Magonza, il quale fece cose da Turco, a carpire da quei popoli il giuramento di obbedienza all'Antipapa261. Allora convocato un gran parlamento di cherici e laici, si convenne nella sentenza di richiamare al suo seggio il fuoruscito Pontefice. Solleciti messaggi con caldissime imbasciate furono mandati in Francia al medesimo, pregandolo non volesse porre tempo in mezzo alla tornata. Aspettarlo la vedovata Chiesa, invocarlo la invilita dignitą del Romano popolo, sospirarlo l'Italia «Ti č forza tornare, o carissimo Padre e Signore, perchč in questo non ne va alcun nostro peculiar bene, ma la salute di tutte le chiese e dell'Italiano popolo, che al rivederti ricondotto nell'alma cittą, e rimesso nella sedia del B. Pietro, non a sč solo, ma all'universo mondo la bramata pace impromette»262.
Consolarono oltremodo questi messi l'animo dell'afflitto Pontefice; e tolto il consiglio de' Vescovi e de' Cardinali, confortato dai Re di Francia e di Inghilterra, rispose, che subito tornerebbe. Celebrata a Sens la Pasqua, poi ne mosse; e passando per Parigi, giunse nel Giugno in Montepellier. Sciolsero finalmente dai francesi lidi nella ottava di nostra Donna Assunta le navi che portavano l'invocato Pontefice. Eran due, l'una di Narbona, l'altra de' Cavalieri Ospedalieri; in quella Alessandro, in questa i Cardinali ed altri esiliati Prelati.
| |
Guglielmo Campagna Marittima Tedeschi Cristiano Federigo Magonza Turco Antipapa Pontefice Francia Chiesa Romano Italia Padre Italiano Pietro Pontefice Vescovi Cardinali Francia Inghilterra Sens Pasqua Parigi Giugno Montepellier Donna Assunta Pontefice Narbona Cavalieri Ospedalieri Alessandro Cardinali Prelati
|