Infatti tra perchè Galdino sgomberava la via alla Lega, togliendo lo scandalo de' mali cherici, e perchè quella trovò in lui, come Legato papale, un centro di convenienza, prodigiosamente rifiorì di una calda vita. Avvegnachè presente l'Imperadore, i Collegati si adunarono in pubblico parlamento il dì primo di Dicembre ad assicurare con leggi stabili e nerbo di reggimento le sorti dalla Lega. I convenuti a Pontida uniti già a' Veneziani ed ai primi confederati della Marca Trivigiana, dopo avere ribadito l'obbligo della scambievole difesa e del concorso a ripellere chi volesse sforzarli ad una suggezione all'Impero maggiore di quella, in che si tenevano ai tempi del quinto Arrigo, statuirono: obbligarsi Venezia a soccorrere coll'armata per mare e pei fiumi le città federali; queste con l'esercito tutte le sue città del continente fino a Laureto ed alle rive della Liquenza: di buona fede si partisse il danaro, di che soccorrevali il Comneno e Guglielmo di Sicilia; si ristorasse con questo Venezia del dispendio delle legazioni sostenute presso quei Principi a pro della Lega: i danni patiti dalle città in armi e cavalli si riparassero per comuni provvidenze, ed a comune profitto andassero i prigionieri avanzati allo scambio, che ciascuno avesse fatto de' proprî; non si occultassero i traditori; non si ponesse mano a particolari trattati, inconsapevole la Lega: supremi Rettori avessero l'indirizzo dei federali negozî, ad essi la cura della comune tutela, la condotta, della guerra, l'arbitrio delle discordie, le dispensazione del censo federale, ed ove necessità il volesse, il rimutare degli statuti giurati: pendesse ciascuna città da' cenni dei Rettori; li sconoscesse, se convinti di corruttele317. Non sappiamo il luogo di questo famoso parlamento.
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