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      Milano, mentre tanta opera poneva alla edificazione di Alessandria, un dì più che l'altro andava raggiungendo l'antico splendore. Sola bastava a se stessa; rifiutò gli aiuti pericolosi, che le profferivano Arrigo d'Inghilterra, e l'Imperadore Emmanuele Comneno. Quegli rotta una scandalosa guerra a Tommaso Arcivescovo di Contorbery, e bramando che il Pontefice lo traslocasse ad altro seggio, aveva promesso a' Milanesi tremila marche per la riedificazione delle loro mura, ove fossero entrati mezzani in quel negozio, ed avessero piegato il papale animo a contentarlo. Ingiusto il desiderio, disonesta la mediazione; rifiutarono le marche337. Ronzava il Comneno attorno ad Alessandro a que' tempi per ottenere la corona imperiale, che malamente portava Federigo. A rendersi favorevoli all'intento i Milanesi, offrì loro pecunia anche per le mura. Ma questi sapevano come pensasse Alessandro intorno a quella corona, e si astennero dall'accettare le profferte del Bizantino338, e fecero da sè.
      1169. Mentre il santo uomo Galdino ristorava la sua Chiesa de' patiti danni, e riedificava il palazzo arcivescovile, avvenne un pietosissimo fatto. Era stata atterrata la chiesa di nostra Donna in Milano; Galdino voleva rialzarla, quando le milanesi matrone gli vennero innanzi pregandolo, lasciasse loro il pensiero di quella riedificazione. Memori del doloroso esiglio, ed obbligate alla Madre di Dio, che la mercè sua avevale ricondotte in patria, volevano del proprio edificarle una chiesa, che stesse a monumento del suo maternale favore, e della loro filial conoscenza.


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Storia della Lega Lombarda
di Luigi Tosti
Tipi di Monte Cassino
1848 pagine 398

   





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