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      Per la qual cosa come ricomparve inaspettato in Pavia, rotto, invilito e quasi vivo documento della infallibile arma, con cui gli aveva ferito lo spirito il Vicario di Cristo, si piegò tutto alla pace, che veramente bramava. Spedì tosto suoi oratori quel gentiluomo di Cristiano eletto Arcivescovo di Magonza, Guglielmo eletto Arcivescovo di Magdeburgo, e Pietro anche eletto Vescovo di Vormazia ad Alessandro per aprirne il trattato.
      Era Papa Alessandro alle stanze di Anagni, quando riseppe della rotta di Legnano, e gli si presentarono gl'imperiali Legati. S'avvide tosto alla loro vista, che quello scroscio della divina vendetta aveva messo un po' di senno in capo al Barbarossa. Li accolse in pieno concistoro con ilari e benigne sembianze; dalle quali preso conforto gli oratori, stando in piedi e con molta riverenza, gli dissero: «Venire ambasciadori di pace; l'Imperadore volerla sinceramente dare alla Chiesa ed a Roma: aver essi ogni potere a negoziarla: pregare lui Pontefice sommo a ripigliare quel trattato, che pe' loro peccati venne rotto l'anno superiore, e condurlo felicemente a termine» Rispondeva Alessandro: «Ridergli di gioia il cuore alla loro vista, non essendo al mondo cosa, che più focosamente desiderasse della pace: se veramente pace volesse l'Imperadore, che riconosceva massimo tra i Principi del mondo, lui volerla schietta ed intera; e perchè tale si fosse, rendessela con pari larghezza d'animo a' suoi alleati Lombardi, al Re di Sicilia ed all'Imperadore di Costantinopoli.


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Storia della Lega Lombarda
di Luigi Tosti
Tipi di Monte Cassino
1848 pagine 398

   





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