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      L'istituzione dei tribunali militari, già del pari opera del Direttorio, rimase in vigore sotto l'impero. In tal modo il soldato è tolto agli ordinamenti della vita civile e dato, come un tronco senza volontà, nelle mani del comandante. Un sistema scaltramente immaginato di ricompense e di adulazioni, e la formazione di una guardia scelta con particolare favore (vetusto contrassegno di tutti gli stati militari), fanno il resto, per fortificare nell'esercito lo spirito di corpo.
      È chiaro, che il congegno potente di questo sistema è l'argano del più intelligente, del più orgoglioso, del più consequente assolutismo, che la storia moderna conosca. Cotesto edifizio statale è fondato sulle cattive passioni, sulle passioni basse degli uomini. Secondo la natura di ogni dispotismo, anche questo si regge sull'ambizione comune, così vicina al cupo delirio, sulla cupidigia, sulla vanità e, non ultima, sulla paura. Il dominatore intravvide con occhio acuto il bisogno servile di tranquillità e di sicurezza, che dominava gli sgomentoni delle classi possidenti. Subito dopo il 18 brumaio rappresenta il grande spettacolo col fido granatiere Thomé. Il bravo, che ha salvato il primo console dalla pretesa minaccia di vita fatta dal preteso pugnale sguainato dal rappresentante del popolo, viene coperto di onori e presentato teatralmente all'entusiasmo del pubblico. Ne segue la lunga filza dei processi politici. Giorno per giorno il buon borghese deve convincersi che la sicurezza della società pesa sulle spalle di un uomo solo, e pensare quali gravi pericoli circondano quell'uno.


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La Francia dal primo Impero al 1871
di Heinrich von Treitschke
Editore Laterza Bari
1917 pagine 597

   





Direttorio Thomé