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      Ogni anno un centinaio di forestieri devoti contemplano il buco triangolare nel pavimento, che sarebbe servito da cestino al poeta. Un giorno, tra esaltanti discorsi di consacrazione, furono piantati davanti al portone una quercia di Schiller e un tiglio di Schiller, fu posto all'uscio un album di Schiller, e fu murata sulla facciata una lapide a Schiller. Alla bella celebrazione assistevano solo alcuni iniziati con vari sentimenti. Essi sapevano, che la casina era stata fabbricata circa un paio di decenni dopo la morte del poeta; pure tacevano; e queste linee non implicano minimamente l'intenzione di turbare la pia persuasione dei credenti. Certamente la pių parte dei nostri lettori, in occorrenze consimili, hanno verificato con quale forza il famoso principio della formazione dei miti opera anche tra i lumi del secolo decimonono, e anche tra le persone colte. Questo vecchio lieto ricordo ci risovviene involontariamente, ora che cerchiamo d'illustrare uno dei casi di mitificazione moderna pių ricchi di effetti duraturi.
      La pių recente storia della Francia si svolge in buona parte tra le file del quarto stato. Caduto il primo impero, il bonapartismo sopravvive negli animi e principalmente nella fantasia delle folle popolari francesi. Se noi pių indoviniamo che comprendiamo i segreti dell'anima dei bassi ceti della nostra propria nazione, tanto pių rimaniamo completamente sospesi davanti all'enigma come mai un esecrato macellatore č potuto a mano a mano apparire amabile a una nazione straniera, come mai un duro tiranno sembrarle un dio.


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La Francia dal primo Impero al 1871
di Heinrich von Treitschke
Editore Laterza Bari
1917 pagine 597

   





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