Pagina (182/597)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Avvenne come se i napoleonidi si fossero divisi i due opposti principii, che nell'imperatore erano uniti e concorporati. Il duca di Reichstadt ereditò l'assolutismo paterno, gli altri della famiglia tennero le tradizioni rivoluzionarie della casa. Guardando il debole giovinetto coi bei lineamenti del padre quando s'immergeva fisso nella mappa, o quando con vivacità passionata manovrava il suo battaglione o con l'occhio acceso gridava: "un Napoleone deve ritornare in Francia solamente alla testa di un esercito, a viso aperto, non mai come un cospiratore, come un fantoccio dei liberali"; allora si sentiva davvero, che in quelle vene fluiva sangue puro di Napoleone. Tale era stato il padre in quegli ultimi tempi di orgoglio regale, in cui discuteva della legittimità della quarta dinastia, e parlava con affetto di parente del "suo sventurato zio" Luigi XVI. E, in verità, non era necessario il cattivo verso dedicato da Barthelémy al "figliuolo dell'Uomo" per cattivare il sentimento umano a questo essere ineffabilmente triste, a questo giovinetto, che sulle spalle incolpevoli portava le colpe e la calamità di lotte che avevano scosso il mondo.
      Durante le trattative della seconda pace di Parigi, Richelieu e Pozzo di Borgo avevano messa avanti la proposta di educare l'erede di Napoleone allo stato ecclesiastico: disegno, che il vecchio imperatore considerò sempre come la più terribile sventura per la sua famiglia. Le grandi potenze trovarono l'idea accettabile, e tre anni dopo il gabinetto prussiano scrisse: "la professione ecclesiastica non pregiudicherebbe la sorte del principe e tranquillerebbe tutti". Ma la corte di Vienna non tardò a persuadersi, che quell'animo ardente non era nato per fare il prete.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Francia dal primo Impero al 1871
di Heinrich von Treitschke
Editore Laterza Bari
1917 pagine 597

   





Reichstadt Napoleone Francia Napoleone Luigi XVI Barthelémy Uomo Parigi Richelieu Pozzo Borgo Napoleone Vienna