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      . E, mentre la gioventù riscaldata svillaneggiava a gola aperta la tirannide del re borghese, ciò non ostante bramava, che questo popolo gabbato e frodato della libertà propria portasse la libertà agli altri popoli; per la ragione, che di quanto il cielo è alto sulla terra, di tanto il francese sta sul tedesco, il quale, secondo i crudi versi di De Musset, lava nel libero Reno la sua giacchetta di servitore.
      Il conquistatore gallico", assicura Luigi Blanc, lascia dovunque sul suo passaggio i benefizi dell'incivilimento, come il Nilo ricomponendosi nel suo letto lascia il limo fecondo". Cotesta passione propagandistica accendeva la testa alla gioventù; tra i devoti era annoverato anche il giovine duca di Orléans. Ma la maggioranza sensata della nazione propendeva verso le idee liberali dell'economia moderna; solo che si riserbava la prerogativa di biasimare ogni giorno come un'ingiustizia inaudita la divisione dell'Europa fatta dai trattati del 1815. Anche la stampa dei partiti moderati ripeteva con amarezza dolorosa la vecchia favola, che la Francia era troppo gravemente danneggiata, e che la Prussia cresceva minacciosa: la Prussia lacerata dal congresso di Vienna! E in questa conformità attizzava incessantemente l'apprensione dei vicini e la foga bellica della gioventù.
      Tra quelli che si presumevano politici consumati dominava l'idea, che l'Europa fosse divisa in due zone nemiche; e che intorno alle due cittadelle della libertà, la Francia e l'Inghilterra, bisognasse stringere una valida cortina di piccoli stati costituzionali, come baluardo contro la servitù dei paesi orientali.


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La Francia dal primo Impero al 1871
di Heinrich von Treitschke
Editore Laterza Bari
1917 pagine 597

   





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