Senza esitazione Odilon Barrot da ministro ricorse contro le riunioni popolari alle stesse leggi scadute fin dal 1793, che Guizot nel febbraio aveva esumate contro Barrot e le adunanze riformiste. Il governo venne autorizzato a chiudere tutti i clubs politici e a proibire le associazioni operaie pel miglioramento del salario. Il consiglio municipale di Parigi fu nominato dal presidente, e fu limitata per gli operai la libera elezione di domicilio nella capitale. Frattanto si susseguivano le deportazioni: con quale frequenza echeggiava a Lambessa il disperato grido dei prigionieri: "giudici o morte"! L'estremo fascino, che circondava tuttora il gran nome della repubblica, andò perduto in cotesti saturnali della reazione. Parve perciò comprensibilissimo, che gli alberi della libertà nel gennaio del 1850 fossero rimossi dalle piazze di Parigi. Come un tempo il primo Napoleone ebbe poco da aggiungere alle leggi eccezionali(18) repubblicane del 18 fruttidoro, così ora il secondo impero deve ai predecessori la più parte dei più famigerati provvedimenti di sicurezza del suo dispotismo. Per esempio, il prescritto draconiano che all'autore del più piccolo articolo di giornale fa ordine di sottoscriversi, è un benefizio della repubblica. I compagni di Luigi Blanc e di Albert erano in esilio fin dall'estate del 1848; nel giugno del 1849 il medesimo destino toccò a Ledru-Rollin e ai suoi prossimi seguaci. I pochi superstiti della Montagna schiumavano di rabbia; e chi in una adunanza vedeva esplodere l'uno contro l'altro questi due opposti irreconciliabili, il materialismo sfrenato e il gretto furore pretesco, sentiva che il giorno della libertà era tramontato.
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