L'enigma così meraviglioso e pure così semplice del cuore femminile, il filosofo in conclusione non sa spiegarselo, se non con lo spacciare tutte le donne per fisiologicamente malate! Chi non conosce Monsieur, Madame et Bebé di Gustavo Droz, il bizzarro libro che, diffuso in più di trenta edizioni, rappresenta con precisione fotografica la media delle esperienze della vita coniugale francese? Certo, c'è anima in queste pagine, c'è affetto, anzi anche qualcosa come religione: ma anche quanto triviale solletico dei sensi, quanta vuota eleganza! Quando il pover'uomo descrive le gioie del suo amore, niente lo rapisce tanto, come il profumo penetrante dei capelli dell'amata; e il lettore chiude involontariamente il libro per vedere se questa meravigliosa pommade philocome bisogna acquistarla da Pinaud et Co, dalla Société higyènique, oppure da qualche altro ami de la tête. Leggendo questi scritti morali dei moderni francesi, non ho mai potuto tenermi dal pensare: o disgraziata nazione, che non sa più distinguere tra le cianciafruscole false dei negozi di mode parigini e i beni eterni della vita!
Non ostante la sua freddezza prosaica, ma con l'istinto dell'uomo di stato, Napoleone III capì quale pericolo per la società si annidava in un'arte tanto abbrutita. Assegnò premi ai drammi morali che offrivano al popolo esempi virtuosi e "idee sane", protesse la commedia casalinga di Ponsard "la Borsa" che gridava al mondo la geniale verità:
l'argent est un bonheur, mais ce n'est pas un titre.
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