Solo i ragazzi possono ammirare l'editto di tolleranza turco, lo Hat-Humayun, splendido cimelio della civiltà napoleonico-ottomana. Un impero orientale non può guarire in virtù dei concetti giuridici occidentali. Secondo il diritto pubblico dell'Islam, il credente può bene concedere tolleranza, ma non mai l'infedele esigere tolleranza. Se in effetto un ringiovanimento dello stato è tuttora possibile, avverrà solamente nel caso che ogni nazione e ogni Chiesa della penisola balcanica sia organizzata in corpo autonomo con amministrazione propria; ma dell'intelligenza di coteste idee di Leopoldo von Ranke e di Lamarche la nuova Turchia napoleonica è priva affatto. Comunque, era già un fatto notevole, che fosse rotto alla fine l'affatturamento d'indolenza, che aveva paralizzato per tanto tempo le potenze occidentali. La Turchia fu accolta nella società degli stati europei, la Russia ebbe ad apprendere che il continente non tollererebbe una soluzione unilaterale della questione orientale. Frattanto furono ripresi in senso umano i disegni egiziani dello zio, e fu condotta a termine la grandiosa opera del canale di Suez.
Le conseguenze della guerra di Crimea furono risentite dall'Europa in modo di gran lunga più profondo, che non dall'Oriente. Napoleone III si valse della potenza recentemente acquistata per effettuare un'idea preferita del suo antenato. Anche egli si sentiva protettore della libertà del mare e delle marine minori; e si adoperò a che il Congresso di Parigi enunciasse i principii di un diritto marittimo più umano: umane teorie giuridiche, che certamente il bonapartismo si sarebbe col plauso della nazione cacciate sotto i piedi, non appena avessero attraversato l'interesse della Francia.
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