Avviene di essa ciò che al principio del nostro secolo è avvenuto per la storia dei linguaggi, quando essa, da pura materia di dilettevole erudizione e di non sempre serie elucubrazioni etimologiche, è assorta rapidamente alla dignità di disciplina scientifica autonoma dando luogo alla moderna filologia comparata. E in vero si va oggi lentamente formando una vera storia comparata delle varie scienze, avente per oggetto d’analizzare e considerare da un punto di vista generale i vari metodi d’indagine scientifica e la parte che ciascuno di essi ha effettivamente avuta nell’incremento dei vari rami del sapere. Solo per tal via sarà possibile giungere, da una parte a spiegare le analogie o le corrispondenze che presentano le successive fasi di sviluppo delle varie scienze,(3) e dall’altra ad aver luce sulle cause per cui metodi o procedimenti che si dimostrano fecondi e utili qualora siano applicati a un dato campo di ricerca, si manifestano affatto sterili e inefficaci quando siano applicati ad un altro.
La storia delle teorie scientifiche su un dato soggetto non va concepita come la storia di una serie di tentativi successivi falliti tutti eccetto l’ultimo; essa non è da paragonare, come fu fatto con assai più spirito che profondità, alla serie di operazioni che fa chi voglia aprire una porta avendo a disposizione un mazzo di chiavi tra le quali egli non sa discernere quella che è atta allo scopo.
La storia ci rappresenta invece una serie di successi dei quali ciascuno supera ed eclissa il precedente come il precedente aveva alla sua volta superati ed eclissati quelli che lo avevano preceduto.
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