(4) L’ordine secondo cui tali successi si susseguono storicamente non è un ordine casuale o arbitrario, o connesso a cause che non abbiano alcun rapporto colla costituzione e le propensioni dell’intelligenza umana o che diano luogo a diversi schemi di sviluppo secondoché si tratti d’un ramo di scienza o d’un altro.
Noi ci troviamo sempre, o quasi sempre, davanti a un processo di approssimazioni successive paragonabili a una serie di esplorazioni in un paese sconosciuto, ciascuna delle quali corregge o precisa meglio i risultati delle esplorazioni precedenti e rende sempre più facile, a quelle che susseguono, il raggiungimento dello scopo che tutte hanno avuto in vista.
Lo studioso, che non si curi d’altro che di rendersi conto dello stato attuale della scienza che egli coltiva, si trova, per ciò che riguarda la sua competenza a giudicare dell’importanza che possono acquistare o perdere i vari processi di ricerca e di prova o i vari indirizzi che si contendono il campo a un momento dato, in una posizione analoga a quella d’un geometra che volesse determinare l’andamento di una curva non conoscendone che un solo punto o un elemento lineare. Egli è incapace di fornire alcuna giustificazione concreta alle sue congetture sulla natura e sul carattere degli ulteriori svolgimenti che la sua scienza stessa sta per subire ed è sprovvisto di qualsiasi base solida su cui fondare attendibili previsioni a tale riguardo.(5)
Ma strettamente connesso a questo vi è pure un altro ordine di considerazioni che è venuto recentemente a modificare ancor più, nella stessa direzione, il nostro giudizio sull’importanza delle ricerche storiche di cui parliamo.
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