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      È evidente che sarebbe allora ragionevole per lui aver più fiducia nell’esattezza delle tavole logaritmiche che nella sua abilità personale a eseguire un lungo calcolo senza incorrere eventualmente in errori.
      È stato spesse volte osservato come le fasi più importanti e decisive nello sviluppo delle matematiche, specialmente nei tempi moderni pei quali, com’è naturale, i dati al riguardo sono più copiosi e accessibili, si siano esplicate sotto l’aspetto, non tanto di aggiunte repentine o accrescimenti subitanei al patrimonio di cognizioni già acquistato e posseduto dai più eminenti cultori della scienza a ogni data epoca, quanto piuttosto sotto forma di innovazioni o di riforme nei processi d’indagine o dimostrazione, di cambiamenti nel punto di vista da cui considerare o coordinare le conoscenze che erano già in possesso delle persone più competenti, qualche volta anzi infine sotto le modeste sembianze d’una semplice introduzione di nuovi strumenti o artifici atti a raggiunger con maggior semplicità o rapidità dei risultati ai quali, sebbene con maggior fatica e maggior impiego di sforzi intellettuali, si sarebbe potuto giungere o si era già giunti anche prima.
      L’esame diligente dei documenti storici ci dice anzi qualche cosa di più e cioè che, tra le difficoltà contro le quali le scienze matematiche nel corso del loro svolgimento hanno dovuto lottare e tra gli ostacoli che esse hanno dovuto superare nel loro cammino, figurano per non piccola parte quelli provenienti appunto dall’influenza che questo carattere speciale, che presentano le fasi del suo sviluppo, ha esercitato sulla mente dei suoi cultori.


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Scritti filosofici
di Giovanni Vailati
pagine 483