Un provvedimento del genere di quello che il prof. Faggi propone, oltre al vantaggio, puramente negativo, di scoraggiare e togliere la causa di queste scandalose razzie pseudofilosofiche nel campo delle scienze, avrebbe d’altra parte un’influenza immediata per la coordinazione e, direi quasi, l’incanalamento, di quegli sforzi isolati che ora da diverse parti vanno facendo i nostri scienziati per sollevarsi a una concezione sempre più elevata e filosofica del ramo rispettivo di scienza che essi coltivano, e per rendersi ragione delle connessioni e dei rapporti che collegano questo agli altri e all’organismo coerente del sapere umano.
Dell’attuale svolgersi e rinvigorirsi di questa tendenza, anche presso quella stessa nazione che nella prima metà del secolo ora trascorso è stata il teatro delle più selvagge orge della speculazione astratta, ci fornisce un sintomo caratteristico la recente fondazione della nuova rivista filosofica "Annalen der Naturphilosophie", diretta da W. Ostwald, l’eminente professore di chimica dell’università di Lipsia, colla collaborazione del prof. E. Mach, autore di quel classico volume sulla Storia della meccanica che ormai si trova tradotto in tutte le lingue civili... eccettuata la nostra.
Non è fuor di proposito riportare, dal programma di questo nuovo organo del pensiero filosofico contemporaneo, le parole con cui lo stesso prof. Ostwald ne caratterizza le tendenze e il compito.
«A un’epoca di disgregazione e di eccessiva divisione del lavoro intellettuale segue di nuovo un periodo di concentramento e di generalizzazione.
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