L’ipotesi della selezione si risolve dunque in un complesso di esperimenti possibili, se non eseguibili con i nostri mezzi» (p. 52).
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SU ALCUNI ASPETTI DEL MOVIMENTOFILOSOFICO CONTEMPORANEO IN ITALIA
Pubblicato su "La Revue du Mois", voI. III, febbraio 1907, col titolo De quelques caractères du mouvement philosophique contemporain en Italie. Poi in Scritti, PP. 753-69.
Gli stranieri che seguono con un certo interesse lo sviluppo del pensiero filosofico in Italia in questi ultimi anni saranno stati certo colpiti da un contrasto abbastanza singolare, che pare esserne una caratteristica sempre più tipica. Intendo riferirmi al contrasto tra la tendenza dei rappresentanti - per così dire - professionali della cultura filosofica a tenersi in disparte e quasi ad evitare ogni occasione di scambio diretto di idee coi loro colleghi di altre nazioni, e lo spirito di discussione e propaganda, l’avidità di contatti internazionali, l’entusiasmo irrequieto e, si direbbe quasi, apostolico, manifestati dai giovani adepti di alcune nuove dottrine filosofiche i cui iniziatori e promotori sono del tutto indipendenti ed estranei all’ambiente filosofico ufficiale.
I due recenti congressi internazionali di filosofia hanno non poco contribuito a mettere in luce tale contrasto. Nel primo, tenutosi a Parigi nel 1900, tra le relazioni presentate da membri italiani, più della metà erano dovute a matematici(99) e si riferivano a problemi di logica matematica, argomento di cui i professori di filosofia italiani e anche di altri paesi si curano oggi tanto poco quanto del calcolo infinitesimale o della meccanica celeste.
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