Kautsky, Il socialismo, cap. I, Torino, Bocca, 1898).
(60) «Not even those, who know the ambiguity of a term, are always proof against the confusion which it tends to generate». G.C. Lewis, Use and Abuse of Political Terms. Cfr. Welby, Grains of sense, London, Dent, 1897, p. 9.
(61) Si aggiunga il caratteristico abuso delle preposizioni implicanti relazioni spaziali (sub, super, inter, extra, tran). E notevole in proposito un’osservazione di J. Stuart Mill (Examination of Sir William Hamilton’s Philosophy, cap. XX): « If there is a recommendation I would inculcate on every one who commences the study of philosophy, it is to be always sure what he means by his particles. A large portion of all that perplexes and confuses metaphysical thought came from a vague use of those small words».
(62) L’influenza delle imperfezioni del linguaggio sulla formazione dei miti e delle leggende ha cominciato solo da poco ad attrarre l’attenzione dei filologi e dei folkloristi. In una gran parte di quelle credenze dei popoli primitivi, che si attribuivano a una pretesa tendenza alla «personificazione» dei fenomeni naturali, si propende ora a non vedere che degli effetti di successive interpretazioni letterali di espressioni metaforiche o simboliche, originariamente dovute alla povertà del linguaggio.
(63) È sommamente da deplorare la perdita di uno scritto di Euclide, portante il titolo di psendària, nel quale erano raccolti e classificati i principali tipi di sofismi e di ragionamenti illegittimi che avevano, o avevano avuto, corso tra i geometri suoi contemporanei o predecessori.
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