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      Passata la postierla vi trovate sotto i portici che inquadrano il primo giardino. La floricoltura non deve essere spasso dei frati scalzi, perché non si vedono che alberelle morenti o tisiche, o campanule rosse come nei prati. Lungo il portico, a sinistra, è l'entrata dei cappuccini nella chiesa. Al di là è un altro "giardino", incorniciato da portici identici a quelli del primo. È un po' più rifiorito dell'altro ed è riservato ai soli "padri" e agli "studenti". Sotto i portici sono la "scuola di eloquenza" e il "refettorio". Gli studenti non superano la dozzina. Non so che cosa imparino, perché, interrogandoli, mi salutarono e non mi risposero. Avranno forse qualche regola speciale, che non permette loro di parlare coi civili!... Appena ritornati dalla prigionia, vi sembravano tanti smemorati che avessero dimenticato tutto in una notte, o individui cresciuti in un isolotto disabitato e senza comunicazioni col mondo. Le pareti dei portici del primo e del secondo giardino, sono illustrate da oleografie che rappresentano tutte le tradizioni dei... padri... che li precedettero. Sono orribili frati del 500! con la palma in mano, con la bocca aperta, con le braccia slargate, dinanzi le apparizioni di dio e della madonna o di qualche altro demonio santificato. Alcuni volano, altri sono coi piedi nell'aria e con le mani che stanno per aggrapparsi alla nuvolaglia celeste. Sono tutti frati inebriati, estasiati, imparadisati. Le biografie sotto le illustrazioni, fanno scompisciare dalle risa anche le persone che vogliono essere serie ad ogni costo.


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I cannoni di Bava Beccaris
di Paolo Valera
pagine 302