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      Se lo avessero lasciato sarebbe rimasto là a costo di morire in ginocchio. Invece i soldati e un ufficiale lo hanno scoperto e trascinato giù per la tonaca. Il terrore era così immenso in lui che tremava tutto e dal Convento alla Prefettura venne portato a braccia da due giovani frati. Il prefetto, quando vi giunse cogli altri, lo mandò subito all'ospedale.
      Padre Isaia aveva finito di leggere e io di scrivere.
      - Lo hanno trattato bene, padre, all'ospedale?
      - Con tutti i riguardi.. Le monache della sala di San Lazzaro erano di una gentilezza materna; le infermiere e gli infermieri nonostante il grande lavoro, mi usavano speciali riguardi e non so trovar parole di gratitudine e di ringraziamento per i bravi signori medici e chirurghi che con tanta pazienza e delicatezza mi assistettero nei dieci giorni che vi dimorai. Sissignore, c'era ordine di non lasciarci parlare con alcuno senza speciale permesso.
      - Dunque sono rimasti tutto il tempo senza una visita?
      - Sono venute a trovarci parecchie persone, come il Prevosto di Sant'Alessandro, di S. Stefano, Monsignor Montegagra, il Cardinale, Monsignor Nasoni e Magistretti, il Conte Greppi, il nobile Corti, D. Battista, le contesse Sormani e Sola, il marchese Cornaggia eccetera eccetera eccetera che or tutti non ricordo... il deputato Piola, per esempio.
      - Non è mai stato interrogato?
      - Sissignore, sono stato interrogato da un capitano, il quale fu gentilissimo. Fu lui anzi a dirmi che almeno una baionettata dovevo averla presa in convento.


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I cannoni di Bava Beccaris
di Paolo Valera
pagine 302

   





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