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      E quando Bacci, il sostituto avvocato generale in missione, escluse dal numero dei colpevoli Ulisse Cermenati e Arnaldo Seneci, amministratore dell'Italia del popolo, sulla faccia del direttore si diffuse la consolazione. Egli respirava più liberamente. La reclusione degli amici gli sarebbe pesata sul cuore come un martirio.
      In galera nessuno lo ha mai sentito lamentarsi. Egli lavorava dalla mattina alla sera e non sostava che per pensare alla vecchia madre che lo piangeva disperatamente.
      Pochi idolatrano la famiglia dei genitori e contribuiscono al suo benessere come Gustavo Chiesi.
      Egli è stato eletto deputato mentre era nel reclusorio di Finalborgo e Forlì continuerà ad eleggerlo per un pezzo, perché Gustavo Chiesi non è di coloro che si abbandonano subito dopo che la giustizia delle masse ha stravinto la giustizia delle classi.
      Conosciuto, lo si ama per la sua intelligenza; per la sua bontà e per la saldezza dei suoi principii.
      In questi tempi di uomini di carta pesta, un uomo di bronzo, come Gustavo Chiesi, diventa, in un ambiente legislativo come il nostro, un tesoro nazionale. Tiene in piedi anche i legislatori di pasta frolla.
      È dotto, è una biblioteca ambulante ed è una penna incorruttibile che perseguita i corrotti.
     
     
      A FINALBORGOSTUDIO DEGLI ALTRI GALEOTTI
     
     
     
      Ci fu un galeotto che ci disilluse tutti. Era il cuoco del bettolino - un buon diavolo cogli occhioni pieni di lampeggiamenti e con le ganasce lardose. Aveva per noi della vera affezione. Coi pochi centesimi che potevamo spendere, si struggeva per farci mangiare meno scelleratamente che poteva.


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I cannoni di Bava Beccaris
di Paolo Valera
pagine 302

   





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