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      Ha rinunciato alla carriera commerciale per dedicarsi completamente al socialismo. Ma le vicissitudini dell'esistenza tribolata gli hanno fatto riprendere la via di prima. Egli è ora commesso viaggiatore. È stato in prigione più di una volta. Egli era nell'Umbria ed è andato in galera per i tumulti di Milano!
      Ha un'istruzione tumultuaria, è un conferenziere improvvisatore, ha una tendenza sentita verso la misantropia, ed è disgustato degli uomini e della vita.
      Se dovessi riassumere Lazzari, direi, con Tommaso Grossi, ch'egli è un "orso mal leccato".
     
     
      SI MUORE DI FAME
     
     
     
      Per ricordarmi di queste giornate negre, ammuchiavo le mie impressioni sui margini, sui frontispizi e sotto e sopra gli indici dei libri. Mi servivo di un moncone di lapis che tenevo nascosto tra il dorso e la legatura di un volume, il quale rimaneva con me giorno e notte. I libri che giovano di più al prigioniero sono quelli che offrono più spazio.
      Quelli che hanno cinque o sei pagine bianche prima di arrivare alla prefazione, che incominciano e finiscono i capitoli con dei vuoti preziosi, che sono stampati in modo da lasciarvi una linea tra una riga e l'altra e che terminano in fondo col lusso della entratura. A me, per esempio, sono stati di grande giovamento la grammatica tedesca del dottor Friedmann e le Ascensioni Umane del Fogazzaro. Mi hanno permesso di scrivere un volume su ciascun volume. Se dovessi ritornare in prigione e qualcuno volesse regalarmi qualche libro, non dimentichi di dare un'occhiata agli spazi.


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I cannoni di Bava Beccaris
di Paolo Valera
pagine 302

   





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