Pagina (287/302)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      - Grazie.
      - Pagheranno la vettura!
      - S'intende.
      Alla stazione venimmo circondati da una moltitudine che aumentava di minuto in minuto.
      Entrammo in un vagone di terza classe. È stata una vera sorpresa. Non eravamo mai stati così bene.
      Prima che suonasse il campanello della partenza, un signore ottenne il permesso di salire sul predellino a stringere la mano a Federici.
      - Faccia buon viaggio.
      - Grazie.
      Il signore era commosso. Federici con le mani legate non aveva potuto stringergliela come avrebbe voluto.
      - Partenza!
      Il maresciallo ci salutò con un gesto della mano.
      Al reclusorio trovai il capo guardia in collera.
      - Lei si lascia intervistare!
      - Da chi?
      - Lei si lascia intervistare dai giornalisti per dir male del Reclusorio.
      Mi vennero in mente parecchi giornalisti che erano venuti a trovarmi nel camerotto indecente della Corte d'Appello di via Clerici. Chi sa che cosa mi avranno fatto dire!
      - Lei si lamenta!
      - Certamente che io sto meglio fuori.
      - Non doveva entrare se non le piaceva!
      - Non ci sono venuto spontaneamente.
      - E va bene, loro hanno sempre ragione!
      - Mi faccia leggere questa intervista e le dirò se quello che ho detto è esatto.
      - Gliela farà leggere il direttore!
     
     
      I LAVORATORI DELLA QUINTA CAMERATA
     
     
     
      Erano dei mesi che intisichivamo dietro la speranza che un giorno o l'altro ci avrebbero restituiti il calamaio e la penna. Senza la distrazione di vuotarci la testa coll'inchiostro, non sapevamo che infelicitarci con discussioni pessimistiche o nere fino in fondo. Non vedevamo che delusione e dolore.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I cannoni di Bava Beccaris
di Paolo Valera
pagine 302

   





Federici Reclusorio Corte Appello Clerici